Mazzoleni Londra presenta The Golden Age, una mostra personale di dipinti di Gianfranco Zappettini e curata da Martin Holman.
Gianfranco Zappettini, co-fondatore del movimento internazionale di Pittura Analitica negli anni '70 (che ha abbracciato Italia, Germania, Francia e Olanda), è considerato uno dei più importanti pittori astratti italiani viventi. Il termine 'Pittura Analitica' (Analytische Malerei), fu coniato dallo storico e critico d'arte Klaus Honnef nel 1974. Le opere di Zappettini sono state esposte nei musei pubblici di tutta Europa (Westfälischer Kunstverein di Münster, 1971; Galleria Civica d'Arte Moderna, Torino, 1977; Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, 1978; Palazzo delle Esposizioni di Roma, 1981) e a "documenta 6" a Kassel nel 1977. La mostra di Londra si concentra su una serie completamente nuova di dipinti, che indaga il significato simbolico dell'oro come senso metafisico di perfezione spirituale, non solo come materiale prezioso. Inoltre, la vasta ricerca personale di Zappettini su Taosim, Zen e Sufismo è intrinseca a questo corpo di lavoro. Il colore oro è il tema dell'installazione e, come afferma Zappettini, "Se il tempo del mito è ciclico, c'è anche corrispondenza tra passato e futuro, tra fine e inizio, perché ciò che è stato si ripeterà necessariamente di nuovo. Una nuova 'età dell'oro' seguirà l'età in cui stiamo vivendo - un'epoca finale, degenerata e spogliata di spiritualità: questo racconta il mito e questo può prefigurare l'arte, capace di conservare i valori più profondi e, come il mito, di superare i confini del tempo." Il metodo dell'artista si basa su una calma attenzione; ogni zona del quadro, meticolosamente separata l'una dall'altra, si distingue attraverso la densità del colore e si esprime attraverso la rispettiva stratificazione della materia pittorica. Per Zappettini la pittura è un esercizio spirituale; i colori utilizzati nelle sue opere - l'oro, l'argento e il bronzo della serie La Trama e l'Ordito - alludono a significati di ordine metafisico che comunicano gli antichi splendori di un tempo in cui l'arte aveva ancora una propensione al divino, ricordando Fra Angelico, Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti. Nella mostra torinese saranno esposti anche altri dipinti di serie risalenti agli anni '90 e 2000. Il catalogo illustrato sarà pubblicato da Skira, e comprende saggi del Dr. Martin Holman, curatore e critico d'arte britannico; del Prof. Klaus Honnef, direttore di museo tedesco e storico e critico d'arte; della Prof. Paola Valenti, docente di storia dell'arte contemporanea all'Università di Genova. crediti galleriesnow.net
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Mazzoleni London presents The Golden Age, a solo exhibition of paintings by Gianfranco Zappettini and curated by Martin Holman.
Gianfranco Zappettini, co-founder of the international Analytical Painting movement in the 1970s (which spanned Italy, Germany, France, and the Netherlands), is considered one of the most relevant living abstract Italian painters. The term ‘Analytical Painting’ (Analytische Malerei), was coined by art historian and critic Klaus Honnef in 1974. Zappettini’s works have been exhibited in public museums across Europe (Westfälischer Kunstverein in Münster, 1971; Galleria Civica d’Arte Moderna, Turin, 1977; Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, 1978; Palazzo delle Esposizioni in Rome, 1981) and at “documenta 6” in Kassel in 1977. The London exhibition focuses on a completely new series of paintings, which investigates the symbolic meaning of gold as a metaphysical sense of spiritual perfection, not just as a precious material. Moreover, Zappettini’s extensive personal research on Taosim, Zen and Sufism is intrinsic to this body of work. The colour gold is the theme of the installation and as Zappettini states, “While the time of myth is cyclical, there is also correspondence between past and future, between end and beginning, because what has been will necessarily repeat again. A new ‘Golden Age’ will follow the age in which we are living – a final epoch, degenerate and stripped of spirituality: this narrates the myth and this may prefigure art, capable of conserving the most profound values and, like myth, of passing the confines of time.” The artist’s method is based on calm attentiveness; each and every area of the painting, meticulously separated from one another, can be distinguished through the density of colour and expressed through the respective stratification of the painterly material. For Zappettini painting is a spiritual exercise; the colours utilised in his work – the gold, silver and bronze of his Warp and Weft, (La Trama e l’Ordito) series – allude to meanings of a metaphysical order which communicate the ancient splendours of a time when art still had a propensity towards the divine, recalling Fra Angelico, Simone Martini and Ambrogio Lorenzetti. The Turin exhibition will also display other paintings from series dating back to the 1990s and 2000s. The illustrated catalogue will be published by Skira, and includes essays by Dr. Martin Holman, British curator and art critic; Prof. Klaus Honnef, German museum director and art historian and critic; Prof. Paola Valenti, professor of contemporary art history at the University of Genoa.
credits galleriesnow.net
Mazzoleni Art Gallery, London
07 February 2020 - 11 April 2020