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Giovanni Campus
OPERA AMBIENTE - TEMPO IN PROCESSO

07 May 2016 - 30 July 2016
Via Mario Giuriati, 9

L'installazione site specific prevede una serie di interventi nello spazio attraverso l'inserimento di assi di legno che dialogano con i nuclei delle opere, in un rapporto incrociato tra un'opera e l'altra, determinando una configurazione temporale della rappresentazione nel suo divenire.

Le tavole di legno sono concepite come tavole di proiezione; cifra stilistica della poetica installativa dell'artista, sono solitamente puntellate contro pavimenti, pareti e angoli della stanza mentre, in questa occasione e per la prima volta, sono concepite come sospese come l'ago di una bussola: non indicano punti cardinali ma ci permettono di "orientarci" (e ostacolarci allo stesso tempo) nello spazio.Pittura e scultura si compenetrano, e si completano, offrendoci una terza via, una nuova proposizione, di innesto, di indefinitezza, come la dimensione a cui tendono, non solo e non tanto nello spazio ma, soprattutto, nel tempo: fogli di ferro che si insinuano nella tela, attraversandola, sono insieme interruzioni e contiguità. Sarebbe un eufemismo dire che il Campus espone mostra il processo, sarebbe più corretto dire che mostra, pensa le opere come entità unitarie, un insieme di più parti, la cui somma è maggiore delle parti stesse. Riconoscere le relazioni, identificare le misure, stabilire le connessioni.

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The installation site specific installation includes a series of interventions in the space through the insertion of wooden planks that dialogue with the nuclei of works, in a cross-referenced relationship between one work and another, determining a temporal configuration of the representation in its becoming.

The wooden boards are conceived as projection boards; stylistic feature of the artist's installation poetics, they are usually propped against floors, walls and corners of the room while, on this occasion and for the first time, they are conceived as suspended like a compass needle: they do not indicate cardinal points but there they allow us to "orient ourselves" (and hinder us at the same time) in space.

Painting and sculpture interpenetrate, and complete, offering us a third way, a new proposition, of grafting, of indefiniteness, as the dimension to which they tend, not only and not so much in space but, above all, in time: sheets of iron that creeps into the canvas, passing through it, are both interruptions and contiguity. It would be an understatement to say that the Campus exhibits show the process, it would be more correct to say that he shows, he thinks of the works as unitary entities, a set of several parts, the sum of which is greater than the parts themselves. Recognize relationships, identify measures, establish connections.

artist

Giovanni Campus